mercoledì 26 agosto 2009

cenere

Ora mi sparerei una bella dose di buona eroina se solo volessi. Mi snifferei la polvere d’angelo se solo potessi. Comprerei del buon THC, della buona Ketamina, anfetamina, codeina, alcol, crack, lsd, morfina, ecstasy, metadone, mdma, simpamina, cocaina, mescalina, psilocibina, popper, fentanyl, oppio, Salvinorin A, ritalin, pcp,napalm, gas, pseudoefedrina, lsa, dmt, i trip li facci prendere ai coglioni. e tutto ciò che potrebbè fare male al mio corpo. mi lavavo le mani con il gel per i capelli pensando fosse sapone. mi pulivo il culo con le mani, mi grattavo gli occhi la mattina con le dita tinte nel tabasco. mi baciavo allo specchio con la lingua pregna di maionese. mi toglievo le caccole dagli occhi per nulla. e dalla mia bocca sputavo collirio per imbiancarmi gli occhi. Dicevo sarei diventato un imbianchino per gli occhi. Intanto la faccia sporca la specchiavo o nella tazza del cesso o nei specchi andati in frantumi. E vedevo la immondizia di faccia. Non potevo nemmeno comprarmi le palle, perché comprarle se poi non le tiro fuori?. E le mattonelle venivano staccate a suon di bestemmie per i miei poveri mignoli di piede che inciampavano tra loro. Tutti rotti. Tutti sanguinanti e ti chiedono poi perché non hai più le unghie. E Calvino mi masturba a fattore di immaginazione lui e le sue città invisibili. le mie vene negli occhi formano tangenziali innevate. E tutto questo sono, è che odio sorprendermi. E so che non sarà mai cosi. Le cose mutano, si evolvono, intanto vedo quella mia porcheria sugli specchi. Perchè quando sto in piedi da solo il più delle volte mi sento un po' coglione. PRONTI AL PEGGIO.Ora comprerei da te solo ogni sorta di magia.comprerei me. comprerei preghiere. comprerei sigarette. comprerei donne e uomini. mi devo intossicare l'anima sempre per qualche pezzo di merda. me.

venerdì 21 agosto 2009

miodio

te ne vai per un po', cambi aria, ma chi rimane è pronto a pugnalarti. e quando torni è peggio di prima cazzo. è successo che siamo circondati da persone inaffidabili e vogliono solo il tuo sangue che io nn darò. nulla di speciale è solo la veri...tà che incessantemente ritorna, forse è questo il lato comico della vita che io nn so apprezzare. e mi dite che non è comico. è comico perchè è la parodia dei sentimenti. è l'astrazione del tangibile e che fottutamente sto sempre nella merda! non lo trovate comico? no? strano c'è chi direbbe di si.o chi già lo fa.

mercoledì 19 agosto 2009

le promesse ch sono sempre le stesse. le promesse che abbiamo fatto. che non mantieni

potrà essere idiota.. o che.. potrà essere stupido o che.. potrà essere sbagliato, preso in giro, storpiato, morso, toccato, sbavato di saliva, accarezzato da una mano che non è la mia, potrà essere giusto e creduto, potrà essere infallibile, potrà essere pubblicizzato su tutti i muri, potrà essere non detto o non sentito, potrà essere nascosto, potrò essere il più daltonico del mondo potrò essere un stupido nel fare certe cose. potrei essere un ubriaco che va in giro per cazzi sui urlando. stonando le canzoni con la voce e con le chitarre scordate senza una corda. io lo urlo a voce spenta, a voce da muto, a voce a basse frequenze il bene che ti voglio. e un po' ho paura. e un po' te lo dico. non so dirti quello che vorrei. sembra poco. ed è poco. e non so nemmeno che cosa mi prende ma fortunatamente esisti. prendiamola bene. un po di sarcasmo. della buona vena umoristica alla paolo che c'è sempre. è soltanto che questa casa da solo mi mette un po’ paura. e la testa gira. ma non per questo non ti dico questo. le buonenotti sono sempre ben accette.
come le mie poesie che non si capiscono, come i danni che creo psicologicamente. come le promesse che sono sempre le stesse.
Ti voglio bene. e non sono voci di circostanza. e forse ho pianto vedendo quelle foto.
e l'ho fatto.
-paolo-

mercoledì 12 agosto 2009

allarme meteoriti

Pagavo con pezzi da 50€ la mia vita che avevi in mano. Avevamo poco da spartire io e te mentre avevamo le mani che ci formicolavano. Si, erano addormentate. I nostri occhi fanno troppo uso di colpi secchi. Abbiamo cuori nuovi congelati nei surgelatori da usare dopo le nostre operazioni giornaliere. Abbiamo dato le nostre gabbie toraciche per farci vivere delle cavie peruviane. Fumo sigarette perché ho carenze di affetto e questo forse è un difetto che mi porta all'eccesso, all'esagerazione del mio copione scritto con il catrame. Ho dato calci a troppi sassi per passare il tempo, il tempo che non è mai passato, che non è mai trascorso ma che ho usato. Teniamo i nervi saldi e tesi per non far fuggire dalle nostre mani le stelle. prendevi le stelle cadenti che ti arrivavano sulle mani e le lanciavi in cielo per farle diventare stelle SALENTI. Mi ritrovo sempre sul divano come un morto a dormire, dove li perdo i sensi con le immaginazioni svenute nella mia scatola cranica. Poi ritorno al letto e prego come un vivo morto, che non è mai vivo perchè è morto, però è vivo perchè non sempre i vivi son vivi e i morti son morti. E ti tagliavamo i momenti interminabili. la Notte fonda per scopare in questo cazzo di quartiere. Sotto le stelle? Sotto la nostra sana ansia? Abbiamo scopato questa agitazione. E ci hanno attaccato a questo suolo con dei chiodi ma camminiamo. Tutto il sudore che abbiamo dato ci ha lavato anche i capelli. Ho spaccato e ho fatto a pezzi le mie dita per metterle a mollo in un bicchiere con la tua saliva salata e sporca di liquido forse seminale. e intanto "ci cadevano in testa le stelle inchiodate male"e intanto la luna rubava la luce alle stelle. E Cedo il coraggio a chi come me lotta da solo.. troppo facile essere in tanti. Noi dobbiamo proprio sanguinare per farci capire.

lunedì 10 agosto 2009

Poesia per san Lorenzo

allora faremo finta che tutto vada bene. Lo faremo. E siamo convinti che le nostre case si trovino in Francia. E abbiamo superato anche i limiti di velocità. Ed è tutto in disordine. Intanto continuo a dipingere la mia cicatrice su questa tela. Capisco benissimo che loro vogliano andarsene. Capisco benissimo che debba salire su questi chiodi per salire questa fonte inesauribile di roccia. Chissà che cosa ci verserà la nostra alba. Magari lo stesso giorno ci dipingerà con la sua pioggia. E dovete fare pace con la vostra verità. Portati dei malati di cancro sul collo che tanto li cureremo come i lebbrosi di Gesù, perché abbiamo curato spesso tutti con le nostre parole e con le nostre mani. E le stelle cadono. Ci inventiamo la ruggine da togliere sui suoi chiodi. Dicevi che ti saresti persa tra le scritte e mi scrivevi. E queste stelle succhiano luce a questa notte. “vedi mai una stella cadere e non ricordi cosa desiderare.?”

domenica 9 agosto 2009

Domenica

prendo a calci le porte. e riderò perchè sono pazzo e solo, guarda che puoi alzarti se stai bene. referti delle tac. c'è un ferormone in questa testa che crea tutto. eravamo disperati. niente e nessuno sembrano avere un senso. se tu dovessi morire prima che qualcuno riesca a comprendermi per dirti quanto ti voglia bene io ci rimarrei troppo male. la prossima volta bussa prima di entrare. vorrei impararti solo questo nella vita. come ai vecchi tempi con la famiglia la domenica si metteva la musica a stecca e io e mia madre ballavamo e a volte mio padre mi faceva fare le capriole in cucina. e oggi sono passati 19 anni e di domenica mi trovo a casa da solo con la musica a stecca. c'è uno strano non so che cosa oggi. ma ballero da solo. magari fino a che non mi stanco. e poi apparte il cancro, tutto bene.

venerdì 7 agosto 2009

è ora

Lo è. È l’ora. Facciamo qualcosa per cui pentirci. E sotto i nostri tetti, che poi non sono cupole di chiesa preghiamo spesso degli dei inesistenti. E ci metteremo in tasca le ruote di una macchina per poi toglierle per camminare su quei pensieri asfaltati e cementati con poca cura. E sai di dovere darmi dei perché non molto semplici. E intanto sono il genere di figlio su cui gettano vergogna e infedeltà, il genere di figlio che nessuno vorrebbe. Ti avverto è nel tuo interesse farmi sparire. È nel tuo interesse. e non mi spiego cosa ti è successo, non lo farai, tutto intorno a te dice il contrario. Eppure non so cosa fare. Cosa vuoi fare? O cosa puoi fare? Voglio solo che tu mi guardi dentro questi occhi.. che sono rossi. Che sono rossi…

mercoledì 5 agosto 2009

scoppiamo

Cedo il coraggio a chi come me lotta da solo.. troppo facile essere in tanti. Noi dobbiamo proprio sanguinare per farci capire.

5 punti.

C’erano vecchi e bambini. C’erano i succhiotti lasciati stampati sul collo solo per lasciare un segno di te per il nostro sposalizio inutile. Io potrei. Come i punti che tirano la mia pancia. Doveva esistere tutto tranne quello che è successo ieri. Doveva esistere tutto tranne quel foglio. Doveva esistere tutto tranne che io e te. doveva esistere tutto tranne che le mie e tue ragioni. Doveva esistere tutto. Perdoneremo il sangue. Per-donare il sangue. Tanto questo non porta. Tanto ci lasciamo andare come Vittorio. e le gambe amputate. E le bombole dell’ossigeno hanno più stile di quelle del gas. E i vecchi dicevano che non riuscivano a morire. E quando il motore di ogni cosa è rotto ogni combustibile non viene sprecato anche se viene inserito. Ma tanto loro non lo sanno. So annusare meglio di te. vedere meglio di te. so toccare meglio di te. so assaporare meglio di te. so ascoltare meglio di te. ma se la conoscenza avesse vie d'accesso più ampie? Se gli uomini avessero oltre la vista un altro modo di vedere? Io vedo oltre come Valentina. Anzi anche troppo oltre. Non lo sappiamo. Spiegheremo il contatto del tatto. Spiegheremo le braccia bucate con gli aghi per precipitare più veloci. Ci dilegueremo a con dei bla blla bla sinceri. Prenditi quello che vuoi perché per essere come me ce ne vuole.