giovedì 25 febbraio 2010

Siamo in via nazionale e sotto i portici guardiamo i turisti teste milanesi del cazzo mentre ci fumiamo una sigaretta. E davanti a me a piazza della repubblica c’è una bella basilica di cui non ricordo il nome. Sarà che qui tutto è bello che mi fa sentire bello pure a me. Sarà l’aria sporca del centro Roma che mi purifica i polmoni. Le volanti, le ambulanze, i cileni, le statue che sputano acqua dalla bocca. Ed è strano che il 64 non sia pieno. Cazzo rido! Oddioooo!! C’è un matto parla urlando dell’umanità! È proprio un matto!! E sputavo il fumo e chi passava vicino a me, spostava la testa con senso del disgusto. Quando vuoi arrivare tardi, finisci sempre che arrivi prima, e i semafori sull’anagnina sono tutti verdi. Sai ormai il vino è il mio rituale, in giro una birra con Marta, e a casa svariati bicchieri di vino, il fatto è che riescono a far pompare meno il cuore, il fatto è chi mi danno calore, il fatto è che trovano una forma paradossale e attiva dentro il sangue che tu ora non hai. Il fatto è che tutti, ma dico tutti senza escludere nessuno siamo acini attaccati sullo stesso grappolo, il problema è che quelli marci cadono sempre prima, ma alla fine ci si rincontra sempre dopo la fine. Almeno che nel tempo della raccolta non siamo scelti per dare del bene ad altri. E almeno che noi non …………………………………………………………………………STOP.