giovedì 16 aprile 2009

RICUCI I PEZZI

E stavamo diventando tutti quanti dei volontari e mercenari per ricucire i cuori degl’altri. Poi ci siamo resi conto che ad alcuni li abbiamo ricuciti bene, a ad altri no. E torneremo nei loro cuori, torneremo a sbranarci, torneremo a fumare quell’erba che poi non era cosi buona ma ci ha stravolto. Che poi i baci sulla fronte sono la meglio cosa che fanno capire il bene che vuoi ad una persona. E me ne pentivo mentre vedevo i suoi occhi lucidi, mi pentivo. Poi mentre ti accompagno incomincia a piovere stile telefilm. Quei telefilm a tinte forti del cazzo. I tuoi capelli, i tuoi occhi, le tue mani. Ricordi quando ti dicevo che ci saremo sposati strafatti a Las Vegas. Ricordi degli abbracci forti e delle strette di mano, nel momento del bisogno. Ricordi le mie preoccupazioni. Ricordi le mie incazzature?. Dovremo andare a scoprire altre Americhe. Che poi ho ancora il tuo profumo. Poi ci siamo scritti addirittura sul cuore che ci pensiamo senza sosta. Almeno i pensieri non hanno divieti. Poi mi rendo conto che so leggere il labiale e poi mi lascio abbandonare dalle cuffie, mentre la ragazza a Giulio Agricola mi chiedevo da accendere. Poi mi dicono che tutto questo susseguirsi di religiosi è iniziato da un sepolcro vuoto. Poi lasceremo le nostre ultime volontà o desideri prima di morire. Addio. Ed è stato un addio indimenticabile il mio e il tuo. Poi ci rivediamo tramite adsl. E mi dici che ci sarai anche tu. Dovremo scrivere da oggi in poi che le case sono antisismiche. Io sono antisimico. Il mio cuore è antisimico. Gli arresti cardiaci sono terremoti quando mi abbracci. I tuoni che incombono la mia testa sono saette lanciate da Dio, come i militari lanciano le granate. Poi metterci sul dondolo fumarci una sigaretta e abbandonarci come cani bastonati. Che poi non ci siamo lamentati. Non ci siamo nemmeno salutati bene. Adesso voglio ricucirti i pezzi del cuore. Magari non da mercenario. Ma da non so chi. Mentre mi parli mi fai venire il mal di stomaco. Gli etilometri erano ubriachi fradici come lui dice. E poi bestemmiare sui rivenditori di sigarette solo perché non abbiamo la tessera sanitaria anche se siamo maggiorenni. Siamo maggiorenni solo quando vogliamo. Siamo più neonati che mai. Sono troppo ingenuo. E non capisco.

GUERRIGLIA RIVOLTA

Solo per il semplice fatto di sbattermene. Ormai le persone con un quoziente intellettivo pari al sapere di dove mettere una candela nel motorino non la calcolo nemmeno. Tutti i loro stereotipi simili alle bande mafiose, questo mi da troppo a nervi, in questi casi vorrei essere il mafioso e ammazzarli tutti. Non so forse saranno i RAGE che mi sta ispirando alla rivolta. So di non essere cosi, ma il più delle volte lo vorrei. Hanno pregiudizi su tutti. Hanno le loro facce schifate se una persona non la pensa come loro. Fortunatamente che a scuola avevamo visto San Francesco, pensa se non lo vedevamo, impariamo nuove culture. Ma loro non lo fanno. Pensano il tempo a decidere i loro migliori vestiti. Io la mattina apro l’armadio e mi vesto a random. L’unica cosa che faccio è lavarmi la faccia e i denti e dilatare le mie pupille migliori allo specchio. Che poi sta notte ci siamo pensati tutti e due, e mi affascina il fatto che due persone alla stessa ora pensino alla stessa cosa. (POST PIU SCARSO DI TUTTA LA MIA VOTA SOLO PERCHè ASCOLTO I RAGE)