giovedì 16 luglio 2009

studiami attentamente. ricorda l'osservazione.

Sei innamorato. Fino al mese d'agosto è affittato.Sei innamorato. I tuoi sonetti la fanno ridere.Tutti gli amici sono già andati, sei di cattivo gusto.- Poi l'adorata, una sera, si degnò di scriverti!...- Quella sera... - Ritorni ai lucenti caffèe ordini ancora birre e limonata...a 19 anni non si può esser seri,se ci son verdi tigli lungo la passeggiata

ma cazzo mi fa pisciare dalle lacrime per il ridere.. cazzo, cazzo.. siamo resistenti facciamo di noi una griglia. i dischi in feltro usali per pulirmi gli occhi e anche i polmoni, il cuore questa volta è pulito. Mi facevi addirittura venire il sorriso.. il tiglio non so nemmeno che odore abbia. Non farti sentire. O se lo fai, fallo con stile. Cioè credo che io debba meritare di meglio. Devo pensare al mio cervello come qualcosa di superiore degli altri. Tagliare la testa al toro? E per quale motivo. Non ho tempo ne voglia. Non faccio credere, non faccio illusioni. È solo che avvolta non capisco. Non capisco la gente. Mi parla e non mi parla mi saluta se gli fa, preferisce stare sdraiata sulla spiaggia con un bel cazzo moscio piantato in culo che gli fa un bel massaggio. Lo so. Lo vorrei essere maledetto. Vorrei esserlo vorrei essere dichiarato maledetto, sarei l’uomo più contento del mondo. Ma perché mi sento cosi solo quando scrivo. Perché dico tutto e me ne fotto della gente. Perché odio le persone al tal punto di credere in dio? Perché amo le persone a tal punto da credere nel diavolo. Ah! Il veleno scorre nelle vene! E sicuro! Quello che vedo sono le vostre strade non le mie! Quello che vedo siete voi bellissima aurora tempestata di bracciali e orecchini ultraviolette formati con della buona ketamina, del buon THC. Ed è solo che ci siamo tirati quella merda per vedere il nostro cervello come reagiva. È stato bello, rischioso, folle, un orgasmo bellissimo, le mani e il sentirmi dire che mi amavi, che sarebbe stato bello avere un figlio con me. il problema è che anche se non volessi io l’amore dalla finestra l’ho lanciato. E non mi hanno incriminato per questo. Sono solo più leggero. Ucciderei anche te, ucciderei quella puttana e il suo amico, ucciderei mio padre, ucciderei le teste di cazzo. Ucciderei la televisione, ucciderei le persone inutili e forse ucciderei anche me, ci allenavamo a fare questi pensieri, ma non lo farò mai. Non ti darò mai una soddisfazione, sappilo, spero che tu venga. E probabilmente non verrà. Perché io! Perché non lei! Ah! Ok ci risiamo! Tagliamo la testa al toro! Tagliamolo! Penseremo cazzo! Parleremo cazzo! Mi parlerai cazzo! Mi toccherai vaffanculo! Mi sterilizzerai e ti farai mettere in cinta non da me, cazzo! È la pelle che mi segna. Non il sesso la pelle. Sono le mani che mi segnano, è la pelle i capelli(che sono i fili scoperti), le occhiaia, le unghie. Comprami a 1€ al lidle come ho comprato la chitarra a mia sorella- classica ovviamente la suono io.-