sabato 21 marzo 2009

PUOI CHIAMARMI ANCORA AMORE MIO

Poi mi informi che saremo stati come i credenti nelle case di riposo cattoliche, saremo stati come quei stranieri rinchiusi nei penitenziari a Velletri. Veniamo a conoscenza di molte medicine alternative come il cortisone. Poi mi dicono che non è cosi perché alla fine ci deve essere qualcosa per evitare questa crescita ormonale. E ci faremo di Ritalin e non è per gioco, ci dovrà essere pure un modo per collocare la parola fine in un altro cuore e non è per gioco. poi i cinesi si sono imparati a non usare più il MADE IN CHINA. ora sulle nostre magliette scrivono “fatto in Italia”. Poi ci laviamo allo stesso orario. Chiamiamo persone importanti ma differenti allo stesso modo allo stesso orario. C’è qualcuno che deve odorati? No, perché cosi potresti lavarti più tardi. La mia persona interessata è disinteressata, e la mia parte mancata è a troppi chilometri da qui, poi tu pensi di essere il padre eterno, credono di essere i redentori del potere e della verità, lei ha il potere. Immaginami come una statua in rilievo, poi mi rendo conto che ho le camice tutte sfaccettate e rotte. Poi ci stamperemo le nostre migliori frasi sulle mani. E il rapporto nostro è il numero 18. Come le ore che abbiamo passato a lavarci nella doccia. Poi abbiamo scoperto di avere dei moduli che ci avvieranno a vederci sui satelliti che ci orbitano sopra le teste. Poi dobbiamo stare a sentire e a capire che gli amanti hanno sempre vigneti più buoni e più produttivi. Ma chissà perché? Tanto come abbiamo detto svariate volte non ci preoccupiamo poi cosi tanto. Fuori strada misurano i battiti cardiaci alle persone incidentate, solo per vedere se sono ancora vive. Poi ci racconti dei tuoi vari incontri nel tuo letto. Solo perché vuoi andare a dormire. E poi mi impegno a contare i tuoi capelli che poi alla fine sono troppi e il giorno seguente ricomincio da capo. Ma poi non riesco a ricontarli e questo è il modo per vederti continuamente. Poi la nostalgia dicono che si vede negl’occhi. Io la vedo continuamente nel vento. Cara farfalla ricorda che su quel muro avrei potuto pure inchiodarti. Ridevamo solo perché ci eravamo presi per mano. I treni si fermano. Cosi anche le nuvole. Dove sei. Oppure dove sono? Troveremo un motorino e se ti dico dal citofono con aria disinvolta di scappare dimmi di si. Con tre salti deve essere fuori di casa. Ma tutto ciò non succederà, tanto le nostre guerre sono fatte di stelle, e dai muri delle nostre stanze si sente un rumore strano, come un gioco. Filmeremo tutto. Fotograferemo tutto. Ci giocheremo tutto. scaraventeremo tutto.

IL TITANIC

e mi hanno detto che la nave si preparava per salpare in america. poi vedo te come una sirena. e mi scrivi sull'acqua che mi pensi raramente come lui dice. abbiamo scoperto nuove abitudini, abbiamo scoperto che le nostre macchine sono come sempre i cervelli, che il più delle volte non hanno carburante nemmeno per rimpiangerci. poi mi dici che se continuo ad accordare la mia chitarra, io mi scordo. e mi scordo. poi mi parli virtualmente, e scopro di aver paura. rimarremo sconfitti senza alcun dolore, e poi mi prendi a picconate il cuore solo per il gusto di veder schizzare un po' di mal umore.poi mi dicevi che se continuavamo cosi saremo caduti sempre più in basso. senza fermarci mai. e ti ricordi quando mi dicevi che ce ne saremo andati tutti e due, si tutti e due, ma alla fine me ne sono andato solo io. poi tremiamo come new orleans, come il suo ultimo terremoto. e ci siamo distrutti, i nostri cardini non sono riusciti a sostenerci, siamo troppo sfrantumabili. mi ricuci i buchi che mi hai creato, poi me li disfi come penelope faceva per aspettare ulisse sulla sua tela, poi mi vedi saldare quei piccoli pezzettini di cuore che sono rimasti, fa bene saldarli perchè alla fine quel pezzettino di muscolo cardiaco mi tiene in vita. andremo a farci un tac per vedere se siamo ancora disponibili per avere nuove ambizione nella vita socio-culturale che perennemente ci manda a fare in culo. ma alla fine ce ne fottiamo. gli altri pezzi di muscoli, di fili muscolari simi ai fili interdentali servivano solo per mandare via la tua indifferenza e per questo ti chiedo grazie. e ora non fate i finti insaputi, sappiamo che sapete tutto. il motivo è semplice ci siamo trovati tutti insieme inquel momento. poi mi racconti che ti offri da cavia per un mio fotoritocco potrei cancellarti per tutta la vita. la nave titanic era innafondabile come lo eravamo noi, perchè ora ti vedo annegare??