lunedì 5 ottobre 2009

chiamata pedonale.

E cammineremo lentamente su una corda per non cadere. E sui bus vediamo bellissime scene, del tipo i manifesti di destra mandati a fuoco. E i cani che ci si avvicinano e noi corriamo. Siamo quasi arrivati ci diceva papà. Mentre invece distavamo troppo dal mare. Sai me lo ricordo ancora. Poi dirti che le stelle sono tante. Troppe. Anzi infinite. E tu che nemmeno piangevi. Giunta da sempre, tu che te ne andrai ovunque. Ma siccome questo scetticismo non potrà mai essere attuato, e poiché d’altra parte, sono dedito a un turbamento nuovo, io aspetto di diventare un pazzo molto cattivo. Eccolo il tempo degli assassini cazzo!ti ricordi delle cappe sotto gli ombrelli, e le scarpe sporche lavate con la pioggia? Sai che mi diverto a far inciampare le persone in metro? Poi leggere su dei giornali che c’è gente che si butta dai balconi perché disabili e affetti da tumori. Ho mandato a fare in culo una madonnina di maiolica e mi sono sentito nemmeno tanto in colpa. poi attraverso i pali pubblicitari perfettamente paralleli per non sentirmi solo. Incastrato con le spalle.