martedì 21 aprile 2009

SOPRAVVIVEREMO

Mi sveglio con calma. Pensando a come sarebbe bello parlare al plurale. Aprendo il frigo e mangiare qualcosa insieme. Poi vediamo le vecchiette che devo essere pulite come i neonati per il gelato sulla bocca. Poi sulla metro ogni mattina ci regalano l’amuchina. Evidentemente sanno che tutti vorrebbero lavarsi le mani dopo un quarto d’ora in metro. La mattina al scuola durante il momento delle mie non preghiere, fanno una preghiera per un “compagno di scuola” per la madre morta e per il suo compleanno. È brutto sapere che le madri vengono a mancare nei loro compleanni. Poi chiuderanno le loro bare con il nastro adesivo. Poi sentirmi piangere una mia amica al telefono per il suo puro sfogo. Io non posso essere dio, posso aiutarvi fino a un certo punto. Poi dovete cavarvela da soli.

NON VI STO DICENDO NULLA IN FIN DEI CONTI. SOLO SOPRAVVIVERE. LO DOBBIAMO FARE.
SPUTEREMO PIU’ FORTE ANCORA.

"FINCHE' MORTE NON CI SORRIDA"