sabato 17 ottobre 2009

.....stereo......

ABBRACCERO' LE TUE COSTOLE ROTTE E URLERAI DI GIOIA.

senza word dobbiamo cercare di non fare errori

e dobbiamo cercare di non fare errori. sai io ti porterei come un mosca morta in mano. fischieremo ancora a questo bus che non si ferma mai? fischieremo ancora come i pecorari alla luna? e ieri mi hai detto cosa volessi di più dalla luna. io risposi le stelle. e tu scusandoti dicevi che non era la luna ma la vita. e avrei dovuto rispondere "lucano". sbattere le dita nelle tasche dei nostri giubbotti di pelle freddi. riscaldalci le mani sotto le ascelle tu con le mie e io con le tue. e ti facevo da letto sul divano. mi hai messo il cuscino sulla pancia con la tua testa sopra. le mie mani hanno due temperature diverse. i nostri corpi hanno temperature diverse. e se c'è qualcosa di vero come la mia esistenza allora dovranno far cadere altri salici nel mio giardino. non so perchè io ti voglio cosi forte. non so perchè vorrei credere in quello che penso. sai ci scartavetreremo ancora il cuore. e il catrame come ricordi me lo toglievi tu dagl'occhi. siamo due opposti che non si attraggono. sai la mia sfiducia sta nelle cose giornaliere. non credo nel freddo perciò nemmeno sento caldo. i seni messi in faccia e io che ti dico che non è una bella cosa. o sarebbe meglio se non scopiamo ma se scopiamo è meglio. sarebbe meglio se scappiamo e se scappiamo fidati è meglio. sarebbe megli tutto persino me. se faremo la raggine ci butteranno. io sento che qualcosa può far sparire tutto. ed è il motivo per cui io sono qui. come le vite ricuicite alla cazzo. gli alberi condannati a morte, decapitati e bruciati nei camini per sentire le nostre spalle calde sotto i piomoni. e mentre mi stendo per terra mi dite che arriva un cane.. da lontano. non è tempo nemmeno di pulsazioni. viggeremo da soli nei nostri giubilei. e quente volte cabio casa? io voglio qualcosa che a prescindere da me cambi. "che non so se verra ma non credo che venga." le lettere baganate dentro la casella della posta nel portone. e il ti amo si era cancellato. e pure il mio. cosa mi ero perso? la via di casa. io ho perso tempo e non ho più tempo da perdere. avevmo la morte viva nel cuore. nullatenenti. certo che adesso sarà più complicato scordarsi il suo nome e anche il mio nome. che poi questa città nemmeno mi piace qui mangiano pesto che pare una pappetta per neonati. tanto la gente non si ricorderà. non buttare la benzina sul fuoco anzi, allontanati da fuoco.